Non è “semplice” cibo, ma molto di più. È unione e condivisione, comunanza di valori fortemente sentiti, tradizione tramandata nel tempo e preservata nella sua essenza più pura.
Ecco cos’è la pasta. Un sapore ineguagliabile che si sposa con la quotidianità di tutti noi, con il mettersi a tavola e “raccontarsi”, in un clima di assoluta convivialità ed accoglienza, di serenità e di allegria.
Sì, perché la pasta mette anche di buon umore, profilandosi come un vero e proprio toccasana in quelle “giornate no”, quando niente sembra andare per il verso giusto… impossibile, allora, non amarla, impossibile non apprezzare la possibilità di cucinarla in tanti modi diversi, cimentandosi come chef in cucina e creando nuove ricette!
Sono infatti davvero numerosi i piatti realizzabili, grazie anche alle molteplici tipologie esistenti, tali da rispondere a qualunque esigenza, sia in fatto di “migliori accostamenti”, che di palati da “accontentare”.
Le diverse tipologie: in particolare, le orecchiette
Leggera, gustosa, e versatile, la pasta si presta a diverse “catalogazioni”, che la rendono più o meno indicata per una determinata preparazione, oltre che quella “preferita” a livello personale.
E tante sono, appunto, le tipologie disponibili in commercio, in base alla superficie, al formato o alla lunghezza. Espressione, ciascuna, del proprio territorio e della propria cultura, come pure delle tecniche di produzione e della creatività del pastaio.
Spaghetti, fusilli, penne, e poi ancora linguine, bucatini, rigatoni… solo per citarne qualcuna. Per l’imbarazzo della scelta, non c’è che dire…
In questa sede ci occupiamo, nello specifico, delle orecchiette, icona indiscussa della tradizione pugliese, che devono il loro nome alla tipica forma che le contraddistingue. Quella – come facilmente intuibile – di piccole orecchie, tondeggianti e concave, con la caratteristica superficie ruvida e rugosa e l’interno più sottile del bordo.
Lavorate rigorosamente a mano, sono perfette per trattenere qualunque tipo di sugo, prestandosi, dunque, a molte ricette. Scopriamone qualcuna proseguendo nella lettura.
I condimenti utilizzabili
Probabilmente “nate” tra il 1200 ed il 1500, secondo la tradizione pugliese della pasta fatta in casa le orecchiette sono realizzate con un impasto semplice di farina di semola di grano duro, acqua e sale. Lavorato su grandi taglieri di legno e “plasmato” adoperando le mani ed un coltello a lama liscia.
Diversi i nomi adoperati per indicare questo tipo di pasta: “recchie” o “recchielle” in base alle dimensioni, ma anche “appellativi” varianti a seconda della specifica area, come “chiancarelle”, dalla forma più schiacciata, oppure “strascinati”, dalla forma, invece, più bombata.
E analogamente ai nomi, diversi sono i piatti e i condimenti, per un’infinità di “combinazioni” attuabili, sempre buonissime, tra cui poter scegliere a seconda della specifica occasione, nonché delle personali propensioni in merito.
Quali intingoli, allora, preferire nella propria cucina? E dunque come condire le orecchiette? La consuetudine le “vuole” realizzate con cime di rapa, “abbinamento”, questo, con cui la pasta in oggetto è nota praticamente a livello “universale”, e non solo locale.
Ma sono anche altri i condimenti adoperabili, dal ragù di pomodoro,a quello di coniglio, dalla ricotta forte alla salsa di noci e gorgonzola. E che dire delle orecchiette con broccoli e salsiccia? Oppure con sarde e pomodorini? O, ancora, ai carciofi o alle erbe aromatiche?
Le possibilità sono davvero molte, perché le orecchiette, con la loro caratteristica forma, si prestano a “ricevere” ingredienti e mix di sapori da tutta l’Italia. Garantendo un risultato sempre ottimale, qualunque sia la circostanza in cui “sfoggiarle”.
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